Questa tecnica è descritta da Tiago Forte nel corso e libro Building a Second Brain: l’articolo gratis più completo a riguardo lo troviamo nel suo blog nella parte I, parte II e parte III. Trasferire informazioni da un medium (internet, video, audio…) ad un altro (Obsidian) è facile, il problema è mantenere questa conoscenza e informazioni nel tempo. Per esempio finisco un libro, nei primi giorni provo ad applicare le tecniche apprese ma nel tempo ci saranno altre attività e cose da fare e tenderò a dimenticare quanto appreso. A questo punto le persone pensano:
- Leggere il libro è stata una perdita di tempo
- E’ un problema di memorizzazione, quindi si continua a leggere altri libri e informazioni sull’argomento sperando che qualcosa funzioni In verità il problema non sono le informazioni del libro o la tua memoria ma il fatto che sto leggendo il contenuto nel momento sbagliato: per esempio leggo oggi informazioni sul time management ma non ho ancora una schedule fitta tale da utilizzare quelle tecniche. Acquisisco le informazioni oggi ma potrebbero essere utili fra un anno. La sfida è capire quali conoscenze acquisire e creare un sistema che trasferisca tale conoscenza nel futuro quando potrebbe essere utile davvero. Una volta utilizzata la tecnica descritta nel libro per un vero problema, la teoria diventa esperienza. Come posso quindi prendere delle note in modo che sia facilmente recuperabile nel futuro quando mi serve? Come possiamo pensare a cosa mi potrebbe servire nel futuro?
Come scrivere e organizzare le note
Esistono tre metodi per prendere note:
- Tag-first
- Notebook-first
- Note-first e il migliore è il note-first. L’idea è che il “Future You” che dovrà utilizzare le informazioni prese oggi avrà un problema che vorrà risolvere in fretta, non avrà voglia di leggere tutto e capire con calma. Dovrai essere oggi il commerciale per il tuo io futuro. Le note dovranno avere due caratteristiche fondamentali: semplicità e comprensibilità.
Semplicità
La nota deve essere piccola semplice e facile da capire: deve quindi essere compressa con riassunti super condensati.
Comprensibilità
La nota deve essere inoltre facilmente comprensibile, quindi avere il suo contesto, esempi, risorse e tutto il resto.
Questo è un problema in quanto non posso comprimere senza perdere il contesto, è una coperta corta. Se comprimo troppo una nota perderò tutto il contesto e conseguentemente il significato; sarà semplice e leggibile ma se la leggo fra un anno non capirò perché è importante. Analogamente una nota con troppo contesto è estremamente comprensibile ma per comprenderla potrebbero servire ore e notevole sforzo mentale per capire cosa può essere utile nel futuro e cosa no. Nel futuro avrò probabilmente un problema da risolvere in fretta e non “casual reading”, non avrò tempo di leggere pagine e pagine di note. Il lavoro effettuato per prendere la nota sarà sprecato in quanto non avrò mai modo di utilizzare questa informazione nel futuro.
Come risolvere questo problema per creare note che abbiano sia contesto ma che siano semplici e vadano dritte al punto?
Progressive Summarization
Dato che spesso il problema è passare da note con molto contesto a note compresse per il futuro e non il contrario dobbiamo continuamente lavorare sulle note prese cercando di rispondere alla domanda:
Quote
“How do I make what I’m consuming right now easily discoverable for my future self?”
Il problema ovviamente è che non posso sapere per cosa una nota sarà usata nel futuro. La Progressive Summarization lavora a livelli:
- Livello 0: testo sorgente originale (questo)
- Livello 1: nota che faccio a partire dal testo originale con le cose che ritengo utili (questa nota). In alcuni casi può anche essere un copia-incolla di parti del testo originali.
- Livello 2: Mettere in grassetto le frasi o parole fondamentali che sono il core di quanto discusso
- Livello 3: Evidenziare i passaggi fondamentali delle frasi in grassetto, cerco il “meglio del meglio”
- Livello 4: Scrivere un mini sommario con parole mie al top della nota
- Livello 5: Rimescolare i concetti della nota con altri concetti da altre note per creare qualcosa di originale.
La progressive summarization è fare un riassunto di una nota, poi fare un riassunto di quel riassunto, poi un riassunto ancora e così via. La cosa bella di questa tecnica è che mantengo sempre il contesto originale, non perdendo mai informazione, ma con focus sull’informazione compressa: nella stessa nota ho sia compressione che contesto. Posso quindi guardare solo i riassunti (per capire se una nota mi interessa, discoverability) e scendere nel contesto della nota qualora questa faccia al caso mio (understanding).
Inoltre il continuo ripassare la stessa nota focalizza i concetti.
Quando riassumere
Il lavoro di progressive summarization non avviene con una qualche schedule, deve avvenire automaticamente quando sto già riguardando la nota per un qualche motivo. Una nota potrebbe non essere analizzata per mesi o anni, prima che sia utile. Alcune note non saranno mai riassunte. Non solo è normale, ma è indicato concentrarsi sulle note che più ci servono, questo è come funziona la mente: “use it or lose it”. E’ importante però far aumentare il livello della nota ogni volta che si utilizza in modo da fare poco lavoro tutte le volte che serve per ottenere un beneficio a lungo termine. In questo modo posso anche sapere quanto è importante una nota per me dal numero di livelli che questa ha.
Come riassumere
Ci sono quattro regole fondamentali:
1. Non applicare tutti i livelli a tutte le note
Questo errore tendono a farlo le persone a cui piace l’organizzazione e la produttività (come me…): vogliono avere tutto preciso e perfetto. Il mito da sfatare è che non è che “più livelli ci sono meglio è” anzi: è necessario calibrare la quantità di tempo e attenzione da dedicare ad una determinata nota in proporzione a quanto questa è importante per te. Quello che è da fare invece è creare una nota livello 1 e metterla nel notebook corretto secondo il metodo P.A.R.A e lasciarla lì senza più toccarla. Nel futuro tale nota potrebbe essere interessante per un progetto reale, in quel caso la nota acquisirà valore e conseguentemente verrà aumentata di livello di riassunto. Se una nota non servirà mai a nulla è inutile riassumerla: sto perdendo tempo per niente. Tipicamente una piccola parte di note contiene la maggior parte delle informazioni utili per me, il resto delle note contiene informazioni o inutili o che potrebbero essere utili nel futuro in modo inaspettato. Per esempio questa può essere una buona percentuale in base ai livelli.
2. Usa la risonanza come criterio
Non c’è un criterio esplicito per capire cosa racchiudere ad ogni livello. Il modo migliore è indicare il vero “significato” di un concetto, cosa rompe i nostri modelli mentali o ci sorprende, cose che sappiamo essere vere ma non ne avevamo una prova o genericamente cosa pensiamo possa essere utile al nostro io del futuro.
3. Pensa ad un sistema per una persona pigra
Non stai creando un sistema per il te del presente: motivato, rilassato e con entusiasmo. Stai creando un sistema per una persona futura non motivata, pigra e di fretta.
quote Title
quote:: Simple, clear purposes and principles give rise to complex and intelligent behavior. Complex rules and regulations give rise to simple and stupid behavior.
4. Mantieni chiaro ciò che evidenzi
Evidenziare tutto non serve a nulla e non aumenta la semplicità: tipicamente più si è selettivi nella sottolineatura meglio è.
Esempio
Prendiamo questa nota sul post razionalismo: La nota è formata da 373 parole che sono circa 2 minuti di lettura. Passo al livello 2 mettendo il testo in grassetto: e passiamo a 181 parole, circa le metà. Passo al livello 3 che prevede di evidenziare i passaggi fondamentali. Sono quindi 60 parole che posso leggere in 20 secondi. Posso avere l’informazione condensata in 10 volte meno tempo e inoltre preparo l’informazione per il mio io futuro. Questo testo dimostra anche l’inutilità e la complessità di prendere note Tag-first, per esempio per questo testo i tag sarebbero qualcosa come: Quando è il testo stesso il migliore tag system.
Prendiamo le note prese dal libro The Race diu Eliyahu Goldratt: se il libro è interessante le note prese sono talmente tante che potrebbero essere un secondo libro. Per migliorare la lettura è molto utile aggiungere un sommario all’inizio della nota (livello 4):