La “Critica sandwich” è una strategia dialettica utilizzata nella comunicazione per fornire un feedback negativo senza sembrare accusatrorio e mascherandolo con informazioni positive. Questa tecnica prende il nome dalla sua analogia con un panino: il feedback negativo è “racchiuso” tra due strati di feedback positivo.

La struttura di base della Critica sandwich è la seguente:

  1. Strato di feedback positivo: Inizia con un punto o un aspetto positivo, elogiando ciò che è stato fatto bene o riconoscendo i punti forti dell’argomento o dell’idea. Questa parte del feedback aiuta a creare un clima positivo e a mettere la persona interessata a proprio agio.
  2. Strato di feedback critico: In questa fase, viene presentata la critica costruttiva o l’aspetto negativo dell’argomento o dell’idea. È importante formulare questa parte del feedback in modo gentile e rispettoso, concentrandosi sugli aspetti che potrebbero essere migliorati o sviluppati ulteriormente.
  3. Strato di feedback positivo: Il feedback si conclude con un’altra nota positiva, sottolineando nuovamente i punti forti dell’argomento o dell’idea e motivando la persona a fare meglio in futuro o a continuare a sfruttare le proprie capacità e punti di forza.

L’obiettivo della Critica sandwich è incoraggiare il destinatario a essere più aperto alla critica costruttiva e ad affrontare i punti deboli senza sentirsi attaccato personalmente.

Ecco un esempio di come potrebbe essere strutturata una Critica sandwich:

Esempio 1 - Valutazione di un progetto scolastico

  1. Strato di feedback positivo: “Complimenti per il tuo progetto scolastico! Hai scelto un argomento molto interessante e hai presentato le informazioni in modo chiaro e ben organizzato. Il tuo impegno nel raccogliere dati accurati è evidente e apprezzo il tuo approccio creativo alla presentazione.”
  2. Strato di feedback critico: “Tuttavia, ho notato che la sezione delle conclusioni potrebbe essere più approfondita. Potresti includere ulteriori implicazioni delle tue scoperte o suggerire possibili aree di ricerca future per rendere il progetto ancora più completo.”
  3. Strato di feedback positivo: “Nonostante ciò, il tuo progetto ha sicuramente catturato l’attenzione e dimostra le tue capacità di ricerca e presentazione. Continua così, perché hai dimostrato di avere un grande potenziale!”

Esempio 2 - richiedere priorità

  • Voi: Ciao, Mara. Avresti un secondo?
  • Mara: Certo. Cosa c’è?
  • Voi: Innanzi tutto, volevo ringraziarti per avermi aiutato con il cliente Meelie. Ho davvero apprezzato che tu mi abbia mostrato come gestirlo. Sei davvero brava a sistemare le questioni tecniche.
  • Mara: Figurati.
  • Voi: Vengo al punto [Non chiamatelo mai problema se potete evitarlo] Qui sta arrivando parecchio lavoro per tutti, e mi sento [Nessuno può discutere delle vostre sensazioni, così ricorrete a questo termine per evitare una discussione sulle circostanze esterne.] un po’ sovraccarico. Di solito mi sono chiare le priorità [Notate come elimino «tu» dalla frase per evitare di puntare il dito, anche se è implicito. «Di solito tu chiarisci le priorità» sembra sottintendere un attacco. Se significa altro, potete saltare questa formalità, ma non usate mai «tu fai sempre X», che è solo l’inizio di uno scontro.], ma di recente ho qualche difficoltà a capire quali compiti sono in cima alla lista. Potresti aiutarmi sottolineando le cose più importanti quando se ne devono fare parecchie? Sono sicuro che dipende da me[Raffreddate un po’ la temperatura con questa ammissione. Il punto è già stato affrontato.], ma lo apprezzerei moltissimo, e penso che sarebbe utile.
  • Mara: Hmm… Vedrò che cosa posso fare.
  • Voi: Per me è molto importante. Grazie. Prima che mi dimentichi,[«Prima che mi dimentichi» è un ottimo ponte per il complimento di chiusura, che serve anche a cambiare di nuovo argomento e ad allontanarsi da quello sensibile senza imbarazzo.] la presentazione della settimana scorsa è stata eccellente. Mara: Credi? Bla, bla, bla…