La β€œDeliberate Practice” (pratica consapevole) Γ¨ un concetto chiave nell’ambito dello sviluppo delle abilitΓ  e dell’acquisizione dell’eccellenza in un determinato campo. Questo concetto Γ¨ stato approfondito e reso ampiamente noto dallo psicologo svedese K. Anders Ericsson e reso famoso da Cal Newport, il cui lavoro ha contribuito a plasmare la comprensione di come le persone diventano esperte in varie discipline. La pratica deliberata Γ¨ il processo mediante il quale gli individui migliorano costantemente le loro abilitΓ  attraverso l'approfondimento mirato, il feedback costante e l'attenzione concentrata. Esso Γ¨ quindi un approccio al lavoro in cui si tende deliberatamente ad andare oltre le proprie capacitΓ  ricevendo poi un feedback severo sulle proprie prestazioni.

Questa pratica Γ¨ fondamentale per l’acquisizione del capitale professionale estremamente utile per raggiungere un ottimo lavoro (come descritto in CosΓ¬ bravo che non potranno ignorarti). Queste sono attivitΓ  difficili, scelte con cura per stimolare le proprie capacitΓ  dove ce n’è piΓΉ bisogno e che forniscono un feedback immediato. Fare cose che sappiamo fare bene Γ¨ piacevole, e questo Γ¨ esattamente l’opposto di ciΓ² che richiede la pratica consapevole. La pratica consapevole Γ¨ soprattutto uno sforzo di attenzione e concentrazione ed Γ¨ spesso l'opposto del divertimento.

A differenza della pratica casuale o ripetitiva, la pratica deliberata Γ¨ caratterizzata da alcune caratteristiche distintive che la rendono efficace nell’aiutare le persone a raggiungere l’eccellenza. Ecco alcuni aspetti chiave della pratica deliberata:

  1. Focalizzazione sull’obiettivo: La pratica deliberata inizia con l’identificazione di obiettivi specifici e sfidanti. Gli individui si impegnano nell’acquisizione di abilitΓ  che li porteranno piΓΉ vicini al raggiungimento di questi obiettivi.
  2. Feedback continuo: La pratica deliberata coinvolge un ciclo costante di feedback. Gli individui cercano feedback da insegnanti, mentori o esperti nel campo, che aiuta a individuare aree di miglioramento e a correggere errori.
  3. Sforzo concentrato: La pratica deliberata richiede un’==impegnativa concentrazione mentale (Deep work)==. Gli individui si concentrano sulle aree specifiche che richiedono miglioramenti e lavorano intensamente su di esse.
  4. Sfida progressiva: La pratica deliberata prevede di spingersi costantemente oltre la zona di comfort. Gli individui affrontano sfide sempre piΓΉ complesse e difficili man mano che sviluppano le proprie abilitΓ .
  5. Decomposizione delle abilitΓ : Le abilitΓ  complesse vengono scomposte in componenti piΓΉ piccoli e affrontate singolarmente. Questo aiuta a comprendere meglio ogni aspetto dell’abilitΓ  e a svilupparlo in modo piΓΉ efficace.
  6. Ripetizione focalizzata: Gli individui si impegnano in ripetizioni mirate e intenzionali delle abilitΓ , con l’obiettivo di migliorare continuamente le prestazioni.
  7. Autovalutazione critica: La pratica deliberata coinvolge un’analisi critica delle prestazioni personali. Gli individui riflettono sulle proprie debolezze e cercano costantemente modi per superarle.
  8. Adattamento: La pratica deliberata richiede la capacitΓ  di adattarsi e apportare cambiamenti alle strategie di apprendimento in base ai risultati e al feedback ricevuto.

La teoria della pratica deliberata si basa sull'idea che le abilitΓ  non siano innate, ma piuttosto sviluppate attraverso uno sforzo costante e focalizzato. Gli studi di Ericsson e dei suoi collaboratori hanno dimostrato che coloro che eccellono in campi come la musica, gli sport e la scienza hanno investito migliaia di ore in pratica deliberata per raggiungere i loro livelli di competenza.

DiffcoltΓ 

Quote

quote::β€œLa fatica, ora lo riconoscevo, era un bene. Invece di considerare questo disagio come qualcosa da evitare, ho iniziato a vederlo come un body builder considera il bruciore dei muscoli: un segno che si sta facendo qualcosa di giusto.β€œ

È importante notare che la pratica deliberata non Γ¨ un processo facile o immediato: tipicamente capiamo che lo stiamo facendo bene se siamo a β€œdisagio” nel farla, se Γ¨ difficile e se vorremmo fare altro e rilassarci. E’ questo che significa uscire dalla zona di comfort ed Γ¨ lΓ¬ che le cose migliorano, se si continua a fare quello che si sa fare in modo rilassato non si migliora mai. La deliberate practice richiede disciplina, pazienza e un’autocritica costruttiva costante. Di solito quando si fa DP la mente si rende conto dello sforzo che le stavo chiedendo di compiere e in risposta scatena un’ondata di proteste neuronali, all’inizio deboli, ma poi, man mano che sio persiste, sempre piΓΉ forti, che si abbattono sulla concentrazione con intensitΓ  crescente. Per combattere questa resistenza si possono usare due tipi di strategie.

  1. Basata sul tempo: β€œLavorerΓ² su questo argomento per un’ora”. Non mi importa se svengo per lo sforzo o se non faccio progressi, per la prossima ora questo Γ¨ tutto il mio mondo. Ma naturalmente non svenivo e alla fine facevo progressi. Ci volevano in media dieci minuti perchΓ© le ondate di resistenza si placassero. Quei dieci minuti erano sempre difficili, ma sapere che i miei sforzi avevano un limite di tempo contribuiva a far sΓ¬ che la difficoltΓ  fosse gestibile.
  2. Basata sulle informazioni: un modo per raccogliere i risultati dell’impegno in una forma utile in modo da avere sotto occhio e dimostrato i risultati dello studio.
  3. time tracking: un trucco ottimo per essere piΓΉ consapevoli Γ¨ un foglio di calcolo dove viene segnato ogni giorno il numero di ore di DP e ne fa un conteggio mese per mese. Il fatto di tenere il conto delle ore ogni giorno mi spinge a trovare nuovi modi per inserire nel mio programma una pratica piΓΉ deliberata. Senza questa routine, la quantitΓ  totale di tempo dedicata allo sviluppo delle mie capacitΓ  sarebbe senza dubbio molto inferiore.