Un mental model è una rappresentazione mentale semplificata di come funziona il mondo, di come le cose sono collegate tra loro e di come si possono fare previsioni e prendere decisioni. Si tratta di una sorta di “mappa” mentale che ci aiuta a comprendere la realtà e a prendere decisioni in modo più efficiente. Questo è quindi un modo per interpretare il mondo e quello che accade. Usando vari modelli mentali siamo in grado di prendere le decisioni che riguardano la nostra vita.
The map is not the territory
“The map is not the territory” è un principio che sottolinea che le nostre rappresentazioni o le percezioni della realtà non sono la realtà stessa. Le nostre mappe mentali o concettuali sono solo interpretazioni soggettive della realtà, non la realtà oggettiva. Bisogna considerare che le nostre percezioni possono essere limitate o distorte, e comprendere che la realtà è più complessa e sfaccettata di quanto possiamo percepire attraverso le nostre mappe concettuali.
Circle of competence
Il “Circle of Competence” rappresenta l’area in cui una persona ha conoscenze, competenze e capacità specifiche. È come una mappa delle nostre abilità e conoscenze, indicando ciò che comprendiamo veramente e in cui possiamo prendere decisioni informate. Simile al concetto “the map is not the territory”, il “Circle of Competence” sottolinea che le nostre competenze rappresentano solo una parte della vastità delle conoscenze esistenti. È essenziale riconoscere i limiti di questa sfera di competenza e non fare affidamento su conoscenze al di fuori di essa, accettando che esistono aree di conoscenza al di fuori della nostra competenza.
First Principle Thinking
Il “First Principles Thinking” è un approccio alla risoluzione dei problemi che scomponi un concetto o un problema in elementi fondamentali, analizzando ogni singolo aspetto dalla base senza assumere nulla come dato acquisito. Similarmente al concetto “the map is not the territory”, il “First Principles Thinking” enfatizza la necessità di guardare oltre le interpretazioni esistenti o le idee preconcette. Si concentra sulla comprensione degli elementi di base di un problema, consentendo di costruire soluzioni innovative e originali, distinguendo la realtà o i principi fondamentali dalle interpretazioni o dalle mappe concettuali preesistenti.
Thaught Experiment
Il “Thought Experiment” (esperimento mentale) è un metodo di ragionamento che coinvolge l'immaginazione di una situazione ipotetica per esplorare le implicazioni e comprendere meglio un concetto o una teoria. In similitudine al concetto “the map is not the territory”, il “Thought Experiment” incoraggia a considerare le idee al di là delle rappresentazioni dirette della realtà. Questo processo consente di esaminare le idee, le ipotesi o le teorie in un contesto immaginario, aiutando a districare la realtà dagli schemi concettuali, permettendo così di ottenere una comprensione più profonda della situazione o del concetto in esame.
Second-order Thinking
Il “Second-Order Thinking” implica la considerazione dei possibili effetti a lungo termine di una decisione o azione, andando oltre le conseguenze immediate. Il “Second-Order Thinking” sottolinea la necessità di guardare oltre le rappresentazioni superficiali della realtà. Invita a considerare le implicazioni secondarie o più profonde delle azioni o delle decisioni, consentendo di evitare il pensiero superficiale o immediato. Questo approccio aiuta a valutare le conseguenze a lungo termine e a prendere decisioni più informate, considerando gli effetti complessi e più ampi delle azioni intraprese.
Probabilistic Thinking
Il “Probabilistic Thinking” è l’approccio che valuta le situazioni considerando le probabilità e gli scenari possibili piuttosto che cercare certezze assolute. Invita a valutare gli eventi o le decisioni in base alle probabilità e alle possibilità, piuttosto che basarsi su aspettative o convinzioni personali. Questo approccio aiuta a prendere decisioni più ragionate, considerando le varie possibilità e la loro relativa probabilità di occorrenza, anziché fare affidamento su interpretazioni o supposizioni inalterabili della realtà.
Inversion
Il concetto di “inversion” coinvolge l'analisi di un problema o una situazione in modo inverso, osservando cosa potrebbe portare al risultato opposto o cosa potrebbe causare il fallimento anziché il successo. “Inversion” invita a esaminare un problema da diverse angolazioni, a considerare gli effetti indesiderati o le cause del fallimento piuttosto che solo i modi per ottenere il successo. Aiuta a comprendere meglio una situazione esaminandola da prospettive opposte e considerando gli ostacoli potenziali, contribuendo a prendere decisioni più solide e a prevenire errori.
Rasoio di Occam
Il rasoio di Occam è un principio che suggerisce di preferire spiegazioni semplici e minimaliste rispetto a quelle complesse quando si analizzano fenomeni o si formulano ipotesi. Il rasoio di Occam incoraggia a scegliere le spiegazioni più semplici e dirette per un fenomeno anziché complicarle in eccesso. Ciò sottolinea la necessità di non confondere le nostre rappresentazioni della realtà con la realtà stessa e di preferire spiegazioni più chiare e concettualmente più pulite quando possibile.
Rasoio di Hanlon
Il Rasoio di Hanlon è un principio che afferma: “Non attribuire mai alla malizia ciò che può essere adeguatamente spiegato dalla stupidità o dall’ignoranza”. Il Rasoio di Hanlon sottolinea la tendenza umana a attribuire malevolenza o intenzioni negative ad azioni o eventi quando spesso possono essere spiegati da errori, mancanza di conoscenza o incompetenza. Incoraggia a non saltare alle conclusioni senza esplorare le possibili spiegazioni più semplici o plausibili, invitando a considerare la prospettiva dell’ignoranza o della mancanza di capacità prima di attribuire motivazioni maliziose. Entrambi i concetti mettono in evidenza l’importanza di non sovrastimare o distorcere le percezioni della realtà in base alle nostre interpretazioni o supposizioni.