Confucio

quote::“Abbiamo due vite, e la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una

Confucio

quote::“Un uomo sano vuole mille cose; un uomo malato ne vuole una sola

Quote

quote::“Il dolore ci rende più vivi. Se eviti il dolore, eviti la vita. Ma attraverso il dolore impari di più su te stesso rispetto a quanto avresti mai immaginato.

STEVE JOBS

quote::“Negli ultimi trentatré anni, ho guardato nello specchio ogni mattina e mi sono chiesto: «Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi?». E ogni volta che la risposta è stata «No» per troppi giorni di fila, sapevo di aver bisogno di cambiare qualcosa… quasi tutto – le aspettative, l’orgoglio, la paura del disagio e del fallimento – di fronte alla morte tutto ciò semplicemente svanisce, lasciandoci solo quello che conta davvero. Ricordarsi che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare la trappola di pensare di avere qualcosa da perdere.

Ryder Carroll

quote::“La morte è il promemoria più efficace del valore del tempo.

L’espressione latina “memento mori” sottolinea la natura transitoria della vita umana e della nostra mortalità, motivandoci a vivere una vita intenzionale, significativa e centrata sul qui e ora. Questo insegnamento ci ricorda che la morte è inevitabile per tutti, indipendentemente dallo status sociale, dalla ricchezza o dal potere che possiamo avere. Quindi, piuttosto che ignorare o temere il nostro destino finale, dovremmo affrontare la nostra mortalità con serenità e riflettere sulla brevità della nostra esistenza terrena. La morte spaventa e, poiché spaventa, si evita di pensarci, parlarne, talvolta persino di riconoscerne l’esistenza, soprattutto quando accade a qualcuno a cui si tiene, ma in un modo bizzarro e rovesciato, la morte è la luce attraverso cui si misura l'ombra del significato della vita, poiché, in assenza di essa, ogni cosa sembrerebbe priva di conseguenza, ogni esperienza arbitraria e tutti i parametri e i valori improvvisamente pari a zero. Se guardiamo la morte e la accettiamo, invece di scappare, la nostra vita acquisirà un significato più profondo. Accettare la realtà della caducità può arricchire in modo significativo il tempo di cui disponiamo. Non si dovrebbe fuggire questa consapevolezza, bensì venirne a patti nel miglior modo possibile, poiché, una volta che si inizia a sentirsi a proprio agio con la realtà della morte, il terrore primario e l’ansia sotterranea che motivano tutte le ambizioni frivole della vita, si può scegliere più liberamente i propri valori, senza essere imprigionati dall’illogica ricerca dell’immortalità ed emancipati dai pericoli delle visioni dogmatiche. Per sentirsi a proprio agio con la morte, l’unica soluzione è comprendere e vedere sé stessi come qualcosa di più grande, scegliendo valori che non siano solo al proprio servizio, che siano semplici, immediati, controllabili e tolleranti del mondo caotico che circonda. Accettare la propria morte, comprendere la propria fragilità, rende tutto più semplice:

  • identificare e affrontare il narcisismo
  • accettare la responsabilità dei propri problemi
  • resistere alle paure e alle incertezze
  • accogliere i fallimenti
  • abbracciare i rifiuti. Tutto ciò è reso più leggero dal pensiero della morte. Più ci si sforza di guardare nel buio, più la vita diventa luminosa, il mondo tranquillo, e meno resistenza inconscia si avverte nei confronti di tutto ciò che accade.

Miglioramento dell’empatia

Ricordare a voi stessi con costanza che voi, il vostro collega insopportabile, il vostro animale domestico, i vostri fratelli e genitori prima o poi moriranno migliora i rapporti con loro. Può rendervi più empatici, comprensivi, pazienti, gentili e riconoscenti. Soprattutto, però, può migliorare la qualità del vostro tempo aiutandovi a diventare più presenti al qui e ora.

Agire

Poiché la morte può arrivare in qualsiasi momento, non dovremmo lasciare spazio a rimpianti o a cose lasciate in sospeso. Questo ci sprona a vivere in accordo con i nostri valori e a prendere decisioni che riflettano ciò che veramente desideriamo nella vita, senza essere influenzati dalle aspettative degli altri o dalle pressioni sociali.

Gratitudine

Il memento mori ci invita a praticare la gratitudine per ciò che abbiamo, per le persone che amiamo e per le esperienze che ci arricchiscono. Quando diventiamo consapevoli della fragilità della vita, impariamo ad apprezzare ogni momento e a goderci le piccole gioie che la vita ci offre. Questa gratitudine ci rende più resilienti di fronte alle difficoltà e ci aiuta a trovare significato anche nelle sfide e nelle avversità. Quando riflettiamo sulla morte e ne diamo importanza ci sentiamo meglio, anche solo per il fatto che non siamo sottoterra. In questa ottica anche le esperienze più banali risultano straordinarie.

Altruismo

Dare importanza a qualcosa di più grande di sé, credere di contribuire a un’entità molto più vasta permette di allontanarsi dal narcisismo, il quale sottrae tutto questo. La forza di gravità del narcisismo risucchia ogni attenzione verso l’interno, verso di noi, dando l’impressione di essere al centro di tutti i problemi dell’universo, di patire tutte le ingiustizie, di meritare la grandezza più di ogni altro. Quando comprendiamo che il tempo a nostra disposizione è limitato, diventa naturale desiderare lasciare un impatto positivo sul mondo e lasciare un’eredità duratura. Ciò si traduce in una maggiore volontà di aiutare gli altri, di condividere il nostro tempo, talento e risorse per il bene comune e per il miglioramento della società.

Intenzionalità

Non riconoscendo lo sguardo onnipresente della morte, ciò che è superficiale sembrerà importante e ciò che è importante superficiale, mentre la morte, essendo l'unica cosa che si può conoscere con certezza, deve essere la bussola attraverso cui si orientano i valori e le decisioni, rappresentando la risposta corretta a tutte le domande che si dovrebbero fare ma non si fanno mai. La morte ci aiuta a mettere in prospettiva le nostre priorità e a concentrarci su ciò che è veramente importante per noi. Spesso, la routine frenetica della vita moderna ci distrae da ciò che davvero conta, facendoci perdere tempo ed energie in cose futili e superficiali. Ma quando ricordiamo che il tempo è limitato e che non possiamo sapere quando arriverà la nostra fine, diventa più facile concentrarci sulle attività e sulle relazioni che ci nutrono e ci rendono felici. Se non abbiamo avuto una vita intenzionale quando saremmo vicini alla morte ci renderemo conto di quanto tempo abbiamo perso quando la vita era normale. Non si tratta solo di come abbiano impiegato il loro tempo. Non è solo che passavano troppo tempo a lavorare o a controllare in modo compulsivo l’email. Il fatto è che davano importanza alle cose sbagliate. Di questo si rammaricano. Anno dopo anno, quando la vita era normale, hanno dedicato la loro attenzione a preoccupazioni meschine.

Salute

Ci comportiamo come se la vita fosse infinita. Oppure, se riflettiamo sulla mortalità, la pensiamo in termini di durata della vita: quanto a lungo possiamo vivere. Invece dovremmo pensare forse alla durata della salute. Una vita breve e ben vissuta è decisamente migliore di una vita di sofferenze o, peggio, una vita di mediocrità.