Il sistema si basa su un modello contributivo il che significa che l'importo della pensione dipende dai contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa. I lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti versano contributi previdenziali, che vengono gestiti dallβINPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). La percentuale del contributo varia in base alla categoria lavorativa e al reddito. Dato un reddito lordo, parte di questo reddito viene versato nelle casse dellβINPS formando cosΓ¬ un cumulo. Nei dipendenti la percentuale della RAL che viene versata allβINPS Γ¨ il 33%, in particolare 9,19% la paga il dipendente e 23,81% il datore di lavoro. In partita iva invece ci sono percentuali variabili e inoltre si possono accedere a sconti contributivi se serve (per un periodo di tempo versare di meno). Questo montante viene rivalutato secondo la media degli ultimi 5 anni di PIL: piΓΉ la speranza di vita aumenta piΓΉ si abbassano le pensioni in quanto la cifra mensile dovrΓ , probabilisticamente, essere mantenuta piΓΉ a lungo.
Possiamo dividere la pensione in pilastri un poβ come avviene in Svizzera:
- 1Β° Pilastro: quello che viene versato automaticamente allβINPS a partire dalla RAL
- 2Β° Pilastro: il TFR (che hanno solo i dipendenti)
- 3Β° Pilastro: i versamenti volontari o del datore di lavoro
Il secondo Γ¨ terzo pilastro vanno in un calderone unico chiamato Fondo pensione regolato dalla legge sui fondi pensione
EtΓ pensionabile
Si puΓ² andare in pensione secondo due condizioni:
- Vecchiaia: Per accedere alla pensione di vecchiaia Γ¨ necessario aver raggiunto una certa etΓ (ad oggi intorno ai 67 anni sia maschi che femmine). Questo requisito continua ad aumentare (in teoria in relazione alla speranza di vita, indicativamente ogni 2 anni aumenta di 3 mesi)
- Anni di contributi (pensione anticipata): la pensione anticipata puΓ² essere richiesta prima dellβetΓ pensionabile standard, a patto di avere un numero sufficiente di anni di contributi (ad esempio, 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).
- Anticipata contributiva: si va in pensione a 64 anni invece che 67 qualora si abbia una pensione abbastanza alta (ad oggi 3 volte lβassegno sociale), ad oggi 1603β¬ lordi di pensione (ad oggi corrispondenti a 2500β¬ lordi di ultimo stipendio).
Fattore di conversione e tasso di sostituzione
Coefficiente di trasformazione
Una volta raggiunto il momento della pensione il montante contributivo versato nel corso della vita allβINPS (somma dei contributi versati, rivalutati in base a specifici parametri) viene moltiplicato per un fattore moltiplicativo, chiamato ==fattore di conversione che Γ¨ un coefficiente utilizzato per trasformarlo in una pensione annua, quindi quanti euro di questo cumulo vengono forniti sottoforma di pensione allβanno==. l fattore di conversione serve a determinare quanto sarΓ lβimporto della pensione, basandosi sullβammontare dei contributi accumulati e sullβetΓ del lavoratore al momento del pensionamento. Lβidea Γ¨ quella di distribuire equamente il montante contributivo sotto forma di pensione durante gli anni previsti di vita residua. Il fattore di conversione varia in base allβetΓ di pensionamento e possibilmente ad altri fattori, come il genere e le tabelle di mortalitΓ aggiornate. UnβetΓ piΓΉ avanzata al momento del pensionamento generalmente comporta un fattore di conversione piΓΉ elevato, poichΓ© si prevede un periodo piΓΉ breve di erogazione della pensione. In questo momento assumendo di andare in pensione a 67 anni Γ¨ il 5,575% e dipende dalla media degli ultimi 5 anni di PIL. Il sito dellβINPS fornisce sempre la lista dei coefficienti di trasformazione, per esempio questi sono quelli attuali. Ovviamente piΓΉ aumenta lβetΓ in cui si va in pensione minore sarΓ lβaspettativa di vita e conseguentemente maggiore il fattore di conversione.
EtΓ di uscita | Divisori | Valori |
---|---|---|
57 | 23,892 | 4,186% |
58 | 23,314 | 4,289% |
59 | 22,734 | 4,399% |
60 | 22,149 | 4,515% |
61 | 21,558 | 4,639% |
62 | 20,965 | 4,770% |
63 | 20,366 | 4,910% |
64 | 19,763 | 5,060% |
65 | 19,157 | 5,220% |
66 | 18,549 | 5,391% |
67 | 17,938 | 5,575% |
68 | 17,324 | 5,772% |
69 | 16,707 | 5,985% |
70 | 16,090 | 6,215% |
71 | 15,465 | 6,466% |
Tasso di sostituzione
Il tasso di sostituzione per il montante della pensione INPS si riferisce alla percentuale del salario di un lavoratore che viene replicata dalla sua pensione al momento del pensionamento. In altre parole, Γ¨ un indicatore di quanto la pensione sostituisca il reddito da lavoro precedente. Questo tasso Γ¨ calcolato dividendo lβimporto della pensione annuale prevista (che Γ¨ il prodotto tra il montante contributivo per il fattore di conversione) per lβultimo salario annuo percepito. Ad esempio, se un lavoratore guadagna 40.000 euro allβanno prima del pensionamento e riceve una pensione di 20.000 euro allβanno, il suo tasso di sostituzione Γ¨ del 50%. Il tasso di sostituzione dipende quindi dal fattore di conversione e quindi puΓ² variare in base allβetΓ di pensionamento, gli anni di contribuzione, lβentitΓ dei contributi versati e le normative vigenti al momento del calcolo della pensione.
INPS
Il portale dellβINPS contiene un poβ di servizi utili.
Come sapere le settimane lavorate
Tramite il sito dellβINPS Γ¨ possibile sapere esattamente il proprio montante e accedere anche a delle simulazioni su come andrΓ il futuro. Per accedervi basta andare sul sito dellβINPS e cercare Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale. Viene fornito un estratto conto analogo al seguente dove sono indicati i vari periodi, il numero di settimane lavorate al diritto (queste sono le settimane che saranno conteggiate per raggiungere i famosi 42 anni e 10 mesi) e la RAL complessiva (non quanto versato allβINPS ma lo stipendio complessivo come da CUD).
Ottenere il montante e pensione futura
Il servizio si chiama La mia pensione futura e permette di visualizzare la propria situazione attuale, il montante contributivo e fare anche una simulazione su quanto potrebbe essere la pensione al futuro. Per prima cosa posso vedere la somma delle settimane lavorate e il montante contributivo complessivo.
Sotto posso vedere una tabella con il reddito complessivo e la percentuale di questo ultimo che viene versato allβINPS (33%) per i lavoratori dipendenti come sopra. Posso quindi vedere alla terza colonna la RAL e alla quinta colonna il 33% di tale cifra che va a sommarsi al montante contributivo complessivo che si vede nellβultima colonna.
Eβ possibile inoltre fare una simulazione in cui il sistema va a simulare il montante complessivo alla data di pensione facendo unβinterpolazione della RAL annua proiettata in tutti gli anni che mancano e conseguente montante.
Tranne il buco dovuto al fatto che la simulazione non Γ¨ stata fatta il primo gennaio, si vede come lo stipendio cresce in maniera costante per interpolazione della crescita degli stipendi passati.
Eβ possibile inoltre visualizzare la simulazione dellβultima retribuzione lorda e il tasso di sostituzione, quindi che percentuale di quella retribuzione verrΓ fornita come pensione.
Infine Γ¨ possibile vedere una simulazione del montante contributivo alla data della pensione.
In fondo premendo il tasto βScenari simulazioneβ Γ¨ possibile modificare la simulazione. La voce piΓΉ importante Γ¨ quella per aggiungere il riscatto laurea: Γ¨ possibile aggiungere i periodi in cui si chiede di riscattare la laurea in modo che il sistema possa aggiornarsi e conseguentemente capire se questo ultimo mi potrebbe fare andare in pensione prima e con che cifra ipotetica.
Questo Γ¨ il mio caso.
La grossa differenza Γ¨ che con il riscatto andrei in pensione anticipatamente il giorno 01/12/2055 mentre senza riscatto il 01/01/2057, con un risparmio quindi di 1 anno (non di 5 anni come potrebbe sembrare intuitivamente).
Inoltre questo è così qualora io lavorassi in modo continuativo senza pause fino al 01/12/2055, qualora mi prendessi un anno sabbatico, esempio, ecco che il riscatto non mi servirebbe più a niente.
Ecco il grafico agevolato con in verde gli anni riscattati.